Da quasi dieci anni lavoro come operatore socio-sanitario in un servizio di assistenza domiciliare ad anziani e disabili. In questo arco di tempo avrò sentito diverse colleghe ripetere questo motto: quello che va bene per le chiappe va bene anche per la faccia.
Esatto. Infatti il prodotto magico l'avevo già in casa, sul fasciatoio di mia figlia, ma utilizzare lo stesso barattolo per entrambi gli scopi non è l'ideale, così ho comprato un'altra confezione:
Perché avevo bisogno di una crema che fosse bianca? Dopo le disavventure con i colori a tempera avevo deciso di tentare con gli ombretti minerali in polvere e un pennello da cipria, però il blu a diretto contatto con la pelle tendeva a virare verso il viola.
Spalmando una base bianca, invece, i pigmenti danno l'effetto desiderato e riesco a colorare più superficie con una minore quantità di ombretto, perché la crema lo scioglie e il pennello scivola più facilmente. In più diventa molto più facile da togliere.
Questo è stato il primo esperimento blu, ossia Violetta Beauregard da "La fabbrica di cioccolato".
Del resto, lo dicono anche i veri make-up artists: la base è tutto!
Beh, non lo dicono solo loro, ovviamente 😅: l'importanza delle fondamenta viene ribadita in pressoché tutti i contesti.
Quello che penso io in merito è che non basta averle o crearle una volta per tutte: le fondamenta della propria vita necessitano di periodica manutenzione su vari fronti.
Voi cosa ne pensate?
Qui trovate il link al precedente post in merito al trucco. Qui, al successivo.
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